Lingua facile
La lingua facile è uno strumento ausiliario per le persone con difficoltà di lettura che consente di semplificare i testi rendendoli più facili da capire. Le regole della lingua facile prevedono la formulazione di frasi chiare, l’eliminazione delle informazioni superflue, la spiegazione delle parole difficili e l’illustrazione dei concetti astratti tramite esempi. Alla chiarezza del contenuto contribuiscono anche la struttura delle informazioni e la formattazione.
Che cos’è la lingua facile?
La lingua facile corrisponde al livello A1-A2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue. La lingua facile è più semplice del linguaggio chiaro, che corrisponde al livello B1 del quadro comune di riferimento. Generalmente, le persone con una disabilità intellettiva necessitano di informazioni in lingua facile.
Le prime regole di redazione in lingua facile sono state elaborate nel 2009 da «Inclusion Europe» (sito in inglese) per 39 Paesi. Sono in seguito state adattate dai professionisti che ne fanno uso sulla base dei riscontri pratici e dei risultati della ricerca scientifica.
La regola fondamentale prevede l’uso di frasi principali semplici, scritte su una sola riga e contenenti un’unica informazione.
La seguente tabella riassume altre regole importanti:
Perché la lingua facile?
«Niente su di noi senza di noi!»
È questo lo slogan degli autorappresentanti delle persone con disabilità. In pratica, come chiesto nel 2017 dal consigliere nazionale Christian Lohr al Consiglio federale in un’interpellanza, le persone con disabilità devono avere voce in capitolo su tutte le questioni che le riguardano. Si tratta di un loro diritto, poiché la partecipazione delle persone con disabilità è sancita per legge. Le autorità sono tenute a pubblicare in rete informazioni accessibili alle persone con disabilità. Quando si tratta di persone con disabilità intellettiva, la lingua facile è un valido strumento per raggiungere questo scopo.
Molte altre persone possono usufruire della lingua facile, ad esempio chi ha conoscenze limitate dell’italiano o disturbi cognitivi, oppure le persone anziane.